ALCUNI MITI E LEGENDE SUL MATRIMONIO
Siamo nel XXI secolo e ormai
quasi più nessuno crede alla magia o alle superstizioni. Pur non credendo alla sfortuna, a volte capita di
lasciarsi condizionare da antiche supersitizioni semplicemente pensando "non si sa mai!". Per questo motivo, oggi vogliamo sfatare i miti legati alle
5 superstizioni più famose in merito alle nozze.
Né di venere né di marte ci si sposa né si parte. Secondo un’antica tradizione il
martedì e il
venerdì non sono giorni opportuni per intraprendere qualcosa di importante, matrimonio incluso. In realtà, c’è un motivo: il martedì è il giorno dedicato a Marte, Dio della guerra, mentre il venerdì è il giorno in cui vennero creati gli spiriti maligni. Se a questo giorno, aggiungiamo il
numero 17 otteniamo il colmo della sfortuna. Chi di voi non si è fermato a pensare davanti al calendario un venerdì 17?
Le superstizioni e le credenze popolari sono del tutto relative. Ci sono persone che odiano il numero 17 mentre altre lo considerano il numero della fortuna! Inoltre, quasi tutte le celebrazioni
avvengono il fine-settimana, sabato o domenica. Se decidete di sposarvi un martedì o un venerdì di sicuro otterrette
prezzi e condizioni migliori da fornitori e ristoranti. Avanti allora, non abbiate paura di fissare la data delle nozze in questi giorni!
I futuri sposi non possono vedersi prima della cerimonia. Si dice che è di malaugurio incrociare lo sguardo del proprio amato/a il giorno delle nozze, prima della cerimonia. In realtà, più che per scansare la sfortuna, questa superstizione evitava che lo sposo
cambiasse idea all’ultimo momento!
I tempi cambiano e così le tradizioni. Il giorno delle nozze è un giorno speciale per celebrare il vostro amore e perciò non c’è niente di male nel voler
condividere ogni momento. Potete dormire insieme, fare colazione a letto e godervi ogni istante.
Evitare le rose gialle. Antica superstizione nata nell’epoca vittoriana, dovuta alla pubblicazione di un libro che divenne molto popolare, intitolato
Il linguaggio dei fiori. Nel libro si paragonavaogni fiore con una parola e con un significato: le rose gialle significavano
gelosia e, per questo motivo, le spose evitavano di usarle il giorno del matrimonio.
Il vero significato dei fiori è quello che una persona vuole dare loro. Ci sono fiori che ci piacciono perché, ad esempio, ci
ricordano la nostra infanzia oppure un momento importante nella nostra vita. Perciò, dimenticate questa superstizione e, se vi piacciono le rose gialle, non abbiate paura ad usarle anche per il bouquet di nozze.
Non fate cadere le fedi durante la cerimonia. Racconta la tradizione che, se a qualcuno cade l’anello durante le nozze, è condannato a una
morte prematura.
La nostra opinione: naturalmente non crediamo a questa superstizione perché è un’autentica follia. È ovvio che a nessuno piace l’idea di far cadere le fedi nuziali, soprattutto per paura che possano rovinarsi o perdersi. Perciò, se la persona incaricata di portare gli anelli all’altare è un po’ sbadata oppure se si tratta di un bambino piccolo, vi consigliamo di
legarli bene al cuscino e consegnargleli solo all’
ultimo momento.
Lo sposo deve entrare nella nuova casa con la sposa in braccio. I romani credevano che, in questo modo, la nuova casa sarebbe rimasta
protetta dagli spiriti maligni.
Si tratta di una
tradizione divertente, per questo, anche se non crediamo affatto che esistano spiriti maligni, se vi piace l’idea perché non seguirla una volta giunti a casa? Oppure, potete inventarne un’altra, magari entrando mano nella mano, ma ricordate… sempre con il piede destro! ;)